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Pentecoste (8ª Settimana del Tempo Ordinario)
28 maggio – 3 giugno 2023
La Pentecoste dello Spirito
Lo Spirito Santo c’è. Gesù l’ha promesso e Dio l’ha donato alla sua Chiesa il giorno di Pentecoste e tutti i giorni a venire, invocato e trasmesso dai suoi ministri. Lo Spirito Santo ha assistito i credenti, li ha difesi, guidati e consolati nella storia. Li ha riempiti di doni interiori (sapienza, intelligenza, consiglio, fortezza, conoscenza e timore del Signore − Isaia 11,2) e ha portato frutti come amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza, dominio di sé (Galati 5,22).
A guardare la storia, però, dovremmo pensare a un dono a intermittenza. Non sempre, infatti, i cristiani si sono comportati come un corpo solo, secondo l’immagine ideata da San Paolo. Non sempre hanno rinnovato il miracolo dell’unione e della capacità di comprendersi che il giorno di Pentecoste ha riscattato la Babele di lingue, popoli e razze narrata nella Genesi. Non sempre hanno raggiunto «la fine del mondo», cioè le estreme periferie della terra e dell’esistenza, portando rispetto, risanamento e riconciliazione.
Non è certo colpa dello Spirito. Il suo vento soffia a volte leggero, a volte impetuoso, ma sempre libero e incessante. Occorre che le nostre porte e i nostri cuori siano aperti, e ciò dipende da noi.
Se nelle nostre comunità c’è valorizzazione dei carismi di tutti, considerazione e lavoro per il bene comune, pace e perdono reciproco, lo Spirito ha lo spazio che Dio vuole. Viceversa, dobbiamo metterci umilmente in ascolto, invocarlo ed essere docili alla sua azione. Solo così saremo veri cristiani, degni figli di Dio.
VIENI SPIRITO SANTO
Vieni Spirito Santo.
Ti sto facendo posto.
Sto buttando via
le false promesse di gioia
di vizi, fantasmi e cattivi profeti.
Vieni Spirito Santo.
Regalami i tuoi frutti:
l’amore, la gioia e la pace;
l’essere magnanimo e benevolo,
la bontà e la mitezza,
la fedeltà e il dominio di me.
Vieni Spirito Santo.
Sarai la mia luce,
affinché veda la bellezza dei tuoi doni,
affinché pulisca gli angoli bui della mia vita.
Sarai la mia roccia,
l’appoggio sicuro per i miei passi,
il sostegno che mi permette di vincere il male.
Sarai il mio porto,
la meta sicura verso cui viaggiare,
il punto di attracco che mi darà quiete e gioia.
Sarai le mie radici,
la sorgente della mia forza,
la voce amorevole che mi chiama alla vita.
Sarai il mio tesoro,
la cosa che più conta e che non cederò a nessun prezzo,
la casa in cui abitare per l’eternità.
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